domenica 22 agosto 2010

No alle trivellazioni nel mare italiano

fonte: www.aamterranuova.it

No alle trivellazioni di idrocarburi nei mari italiani ed europei: è l'appello che arriva dal circolo culturale AmbienteScienze dopo l'esplosione della piattaforma nel Golfo del Messico.

A seguito della tragedia che si sta consumando nel Golfo del Messico a causa dell'esplosione della piattaforma off shore Deepwater-Horizon, il Circolo culturale "AmbienteScienze" di Cremona rivolge ai Presidenti di alcune Associazioni il seguente appello:

Il Circolo culturale cremonese “AmbienteScienze”, a seguito delle tragiche notizie che giungono dal Golfo del Messico per il disastroso evento procurato da una pericolosa e scriteriata ricerca di uno sviluppo senza limiti, ritiene fortemente auspicabile che, almeno in Europa, vengano assunte posizioni saggiamente precauzionali.

Il Circolo “AmbienteScienze”, quindi,

- preso atto della sentenza del Tar della Puglia che ha accolto il ricorso della Regione Puglia contro il decreto di VIA che aveva approvato l’esecuzione di sondaggi geosismici per la ricerca di idrocarburi al largo delle coste tra Monopoli e Brindisi da parte della “Northern Petroleum”,

- osservato però che la suddetta sentenza ha avuto solo la possibilità di contestare le diverse istanze di VIA presentate dalla suddetta società inglese perché insistenti su una zona di mare ritenuta eccessivamente ristretta,

- rilevata la inadeguatezza della legislazione rispetto ai rischi potenziali per l’uomo e per l’ambiente, come dimostrato, sempre possibili per certe attività,

- constatata l’impotenza delle attuali tecnologie di fronte a situazioni estreme e purtroppo tristemente verificatesi,

- fortemente preoccupato per quanto di simile al disastro del Golfo del Messico potrebbe accadere nei mari europei,

- ricordate in particolare le conseguenze difficilmente immaginabili per il sistema ecoambientale in un mare chiuso qual è il Mediterraneo,

- essendo stati rilasciati a tutt’oggi 95 i permessi di nuove trivellazioni di cui 24 a mare per 11mila Kmq di superficie e 65 le istanze per nuove ricerche, di cui 41 a mare (23000 Kmq),

non avendo in proprio né le possibilità materiali né la struttura adeguata, avanza alle Associazioni in indirizzo la seguente proposta:

le suddette Associazioni, dopo una doverosa istruttoria presso i loro uffici legali, richiedano ai gruppi parlamentari europei che istituzionalmente hanno a cuore le tematiche ambientali, la presentazione di una proposta per una direttiva che metta al bando in Europa, la ricerca e l’estrazione off shore degli idrocarburi.

In alternativa, le medesime Associazioni lancino un appello a tutte le associazioni ambientaliste europee per la stesura di una proposta di legge di iniziativa popolare europea, per la quale occorrerebbe un milione di firme, che abbia la stessa finalità.

Ringraziando per la cortese attenzione, il Circolo “AmbienteScienze” resta in attesa di un gentile riscontro.

Per il Circolo “AmbienteScienze”, Benito Fiori

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