martedì 3 agosto 2010

STAVOLTA FACCIO SUL SERIO

Di Giandiego Marigo

Alla fine ci sono riusciti mi hanno tolto l'assegno, mi hanno buttato su una strada, ridotto ancor meno di quel poco che ero...
Io ho pagato ben più di una volta il mio tributo alla crisi.
Per motivarvi quello che andrò a fare devo, però, premettere un paio di cose.
Lo faccio io, prima che vengano usate a pretesto...sino ad otto anni fa ero un'artigiano, trasporti e montaggi conto terzi di mobili per uffici, ho chiuso. Un artigiano non può fallire, essendo una ditta nominale, può solo chiudere ed io ho chiuso, con debiti, molti, che non ho più potuto pagare, debiti con le banche e con lo Stato...quindi ve lo premetto io, prima che ve lo dicano loro, sono un pessimo pagatore.
Cosa sia successo dentro a questi otto anni è difficile da spiegare e non lo farò qui, non voglio narrarvi una storia penosa e cercare la vostre lacrime. Sta di fatto che, nella dinamica della distruzione di una vita io abbia perso tutto! Confiscato, pignorato e ci ho fatto un infarto, un bell'infarto forte con strascichi, cuore ipocinetico, ginocchia fottute...insomma un bel quadretto da 80% di invalidità permanente, non regalata badate, ma sancita dal dirittto civile...al nord e non per fare il di più, ma per evitare battute demenziali.
Qualche tempo fa io avevo scritto un post su Verità e Democrazia "Lettera aperta di un invalido civile vero" che aveva girato su molti blog e su facebook nella quale, di fronte alla pretesa di togliere gli assegni agli invalidi, minacciavo uno sciopero della fame...bene ci siamo arrivati.
Il mio era un assegno, non una pensione, perchè avendo lavorato in modo precario o autonomo negli anni precedenti all'avvenimento non avevo diritto alla pensione pur avendone le caratteristiche, assegno vitale lo chiamano...derisorio!
Quindi invalidità civile, assegno vitale ed iscrizione nelle più che ridicole liste della legge 68 Facilitazione all'ingresso al lavoro altra grande presa in giro.
Fatto sta che io nel 2009 abbia lavorato due mesi ed abbia percepito un contributo anticrisi della provincia di Lodi oltre ad aver partecipato ad un corso di riqualificazione professionale regionale con una dote lavoro...il tutto per la cifra esagerata di 7602 Euro lordi di redditto (mod.Unico 2009), da dividersi in due, perchè mia moglie è a carico essendo disoccupata e casalinga.
Questa cifra esagerata, percepita in due, fa decadere secondo l'INPS il dirittto all' Assegno Vitale. (per inciso un cifra esorbitante di ben 256 euro).
Questo blocco avviene perchè da quest'anno INPS ed Agenzia delle Entrate dialogano(finalmente) ma nel dialogare pensano bene di prendersela prima di tutto con i più deboli, per i quali l'applicazione della legge è sempre dogmatica.
I grandi e gli alti proseguano pure nei loro furti con destrezza, nelle loro corrutele senza fine e senza vergogna, diamo ai parlametari ogni tipo di bonus possibile, no problem ci sono i deficenti in basso a pagare e non solo una volta.
Se ripenso agli ultimi anni mi viene da piangere!
Ho chiuso in seguito alla crisi provocata nel settore del mobile per ufficio a seguito dell'11 settembre, sei mesi/un anno di fermo che per me artigiano con scarse risorse hanno significato la chiusura.
Mi sono rovinato ed indebitato per poter pagere gli stipendi ai miei dipendenti, ho venduto una casa quasi pagata per prenderne una più piccola, quella che poi mi hanno pignorato, per potere pagare tasse e tredicesime, eppure ho chiuso con una montagna di debiti. Senza aver visto, si badi, una giornata di ferie da 11 anni, senza aver comprato macchine potenti e ville al mare. Senza debiti di gioco o vizi nascosti.
Dopo la chiusura non mi sono adagiato sulla mia roivina, ho lavorato per due anni in una situazione di assoluta sospensione di ogni diritto umano e sindacale nell'inferno assoluto delle cooperative che consegnano per DHL, UPS.
Sino a quando l'infarto non mi ha fermato. Due anni con la convalescenza senza una lira di aiuto da nessuno. Tanto tempo ci è voluto per farmi riconoscere l'invalidità.
Dopo ho avuto la fortuna di trovare un impiego a termine grazie alle liste 68 che non mi è stato rinnovato per via della crisi...ed ora son quasi due anni che non lavoro, perchè c'è la crisi...ho 55 anni, dove voglio andare?
Quindi credo di averla subita per bene e tutta questa stramaledetta crisi. Ho bevuto dal calice del crollo del capitalismo sino in fondo, quale altro tributo mi si chiede?
Non ho amortizzatori, i precari non ne hanno, ma nell'anno 2009 ho percepito ben 7602 euro lordi, poco importa che nel 2010 io muia di fame, che non percepisca alcunchè, che non ci sia contributo anticrisi o qualsiasi altra cosa per me, questo non interessa alla burocrazia, allo stato. Non interessa a nessuno, nemmeno ai patronati che tutto sommato ormai ne sentono talmente tante che sono diventati cinici, professionali, distanti...e gli impiegati comunali ti guardano straniti.
All'INPS, per esempio l'impiegata che mi comunicava la cosa mi ha detto, ed è vero temo, "io non posso nulla se la prenda con i politici loro fanno le regole".
IO NON VORREI PRENDERMELA CON NESSUNO, VORREI POTER LAVORARE PER QUANTO E COME POSSO O ANCHE AVERE UNA PENSIONE DEGNA. INSOMMA VORREI MANTENERE IL DIRITTO AL VIVERE E A DEFINIRMI UNA PERSONA. UN PUGNO MISERABILE DI DIGNITA'.
Però questo non si regala, non in questo mondo costruito sulle logiche del potere e del profitto, pensato per difendere il diritto alla proprietà privata ed alla tranquillità, alla privacy...ma solo dei dei potenti. Difendere il sacro diritto di chi può prima di qualsiasi forma di auito ai deboli. Bene questo sistema ha sancito la mia dimenticanza, mi vuole su una strada, in una stazione ferroviaria.
Pensa che i deboli siano a perdere come i vuoti della birra.
Non morirò in silenzio, perchè non ho vissuto in silenzio, per quanto miserabile non ho mai piegato il capo sui valori e sulle idee. Ancora oggi, sembra incredibile, riesco a pensare che possa che debba esserci una promessa, una possibilità di un mondo migliore di questo.
Sono un cardiopatico, non dovrei, lo so io e lo sa anche mia moglie, ma lo farò! Sono deciso a farlo e chiedo alla società civile di appoggiarmi dove, come, se vuole e può.
Non lo faccio da oggi , in agosto, non per il gusto a rimandare, ma perchè nessuno mi ascolterebbe, la gente è in ferie, pensa al mare e al sole, persino i progressisti, persino quelli che non hanno più nulla da perdere.
Quindi lo farò a Settembre, ma ormai sono deciso si tratta solo di definire i termini ed il luogo preciso, anche se ovviamente sarà qui a Codogno dove abito.
Se questo sistema ha deciso di uccidermi non lo farà senza che io faccia rumore, non con me connivente e silenzioso.
Perchè un'altro mondo migliore di questo è possibile.
Da Settembre quindi inizierò uno sciopero della fame per il diritto alla dignità umana, per il diritto al lavoro, tutti diritti sanciti sia dalla nostra costituzione che dalla carta dei diritti dell'uomo, ma che troppo spesso vengono dimenticati.

fonte: http://veritaedemocrazia.blogspot.com

4 commenti:

  1. ho fatto un link anch'io a questa notizia. penso che la condizione di questa persona riguarda tanti, ma anche se fosse uno solo resta una grande ingiustizia.

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  2. Grazie Francesco, per aver linkato questo dramma, ritengo che si debba far girare il più possibile, affinchè qualcuno riesca a far desistere questa persona dal suo scellerato proposito, che per la sua precaria salute sarebbe un grosso rischio.

    Conosco da vicino il dramma di questa meravogliosa persona e lo vivo ogni giorno con lui, al suo fianco...! È mio marito.

    Namastè

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  3. Non me l'aspettavo, vi auguro quel briciolo di giustizia e di fortuna che necessita a tutti.
    Sulla questione che avevi annotato sul mio post, proverò a scriverti più tardi.
    saluti

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