venerdì 14 gennaio 2011

“Tanto voi che la pensate così siete in minoranza. Per fortuna.”


fonte: http://vegamami.altervista.org/

Animali umani, animali non umani…non c’è differenza.
Se i bambini avessero la pelliccia bianca da neonati li scuoierebbero? Perchè è questo che fanno ai cuccioli di foca. Proviamo a domandarlo a queste donne impellicciate che si vantano di pensare coma la “maggioranza” della gente normale.
Se il loro cane avesse la faccia di un maiale lo mangerebbero?
Se il loro gatto fosse una lepre lo cucinerebbero?
Finchè ci rifugiamo nelle mura protettive della “cultura” maggioritaria, che dice cosa si può e cosa non si può fare, cosa si può e cosa non si può mangiare…nulla cambierà mai. Dobbiamo abbattere queste mura e osservare con i nostri occhi: un uomo, un bambino, un gatto, un coniglio, una lepre, un visone. Quali le differenze? Respirano, pensano, amano. In realtà la cultura ci insegna che è “giusto” che l’uomo cacci la lepre, che il gatto e il bambino stiano protetti in casa, mentre il coniglio nel forno con le patate e il visone allevato in gabbia. Qualcuno denuncerà chi uccide una lepre, chi mangia un coniglio o chi compra una pelliccia? No.
Solo noi abbiamo il potere di vedere con i nostri occhi. E decidere.
Vedere fa male: vedere ti obbliga ad agire di conseguenza.
Una volta che apri gli occhi e cominci a vedere sul serio non puoi più fare finta di niente e rifugiarti dietro le mura della cultura. Le mura non ci sono più e tu rimani sola con i tuoi pensieri. E il gatto lo affianchi al coniglio, alla lepre, al visone e al bambino. Li metti insieme e li ami. Tutti allo stesso modo. Non li cacci. Non li mangi. Non li scuoi.
E, col tempo, ti preoccupi anche di non fare cose che potrebbero danneggiarli, indirettamente. Ti preoccupi di non finanziare aziende che li sfruttano o li torturano. Non usi prodotti testati sugli animali. Non indossi scarpe fatte con la pelle di animali. Insomma, un passo alla volta impari a vederci meglio, con i tuoi occhi. Con gli stessi occhi che prima non ti permettevano di vedere le stesse cose. Perchè intorno avevi le pareti della cultura, calda, accogliente, rassicurante, che vedeva al posto tuo. Buttiamo giù qualche mattone, ricostruiamo questa visuale.
Non siamo in minoranza. La gente si sta stancando di vedere quello che gli vien detto di vedere. Il livello di consapevolezza delle persone è destinato ad aumentare ed è una consapevolezza contagiosa. Ma faticosa, per questo lenta a progredire. Le evidenze sono lampanti per chi “vede” con i propri occhi da molto tempo. Perchè gli occhi poi si allenano ed ogni giorno metti a fuoco meglio piccoli particolari che prima non notavi nemmeno.
Il nostro compito, a mio parere, è quello di aprire gli occhi a chi ci sta vicino. Non è semplice, anzi: è difficilissimo. La resistenza è forte, ma noi non possiamo arrenderci alla prima battuta! Combatti. Combatti per loro. Informati, studia, impara cose, fai leggere articoli, fai vedere video. Le informazioni sono alla portata di tutti, basta volerle scoprire.

Silvia

2 commenti:

  1. Sì, l'importante per me è abituarsi a "vedere" sempre di più.Guardare attentamente ciò che ci circonda, significa spesso comprenderlo.
    Sembra facile, ma tanta gente ancora non sa guardare né vedere.
    Grazie Namastè.
    Lara

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  2. Hai ragione Lara, prestare attenzione a tutto quel che ci circonda, ad ogni nostra azione e alle probabili conseguenze...quindi comprendere...

    grazie a te Lara...un abbraccione

    Namastè

    RispondiElimina

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