lunedì 3 gennaio 2011

La fine della propaganda, da pazzi, sul nucleare

tratto da Terra
Giuseppe Onufrio (direttore Greenpeace)
 
GREENPEACE. Se per ipotesi un marziano venisse a trovarci, penserebbe che il nostro dibattito energetico incentrato sul nucleare sia una cosa da pazzi. Mentre negli Usa l’azienda elettrica partner dei francesi di Edf rinuncia a un fondo di garanzia per le banche di 7,5 miliardi di dollari per costruire il primo Epr  e cancella il progetto. Il costo del quale – sulla base del piano finanziario approvato dal governo Usa – è quasi 7 miliardi di euro, ben più dei 4 propagandati da Enel-Edf. L’Epr è il reattore francese di cui si prevede la costruzione di quattro esemplari in Italia, e il cui acronimo significa in realtà “Era Per Ridere”. Invece, in Italia, presumibilmente coi soldi dei cittadini, è in corso una campagna di disinformazione sul nucleare per convincere la maggioranza dei cittadini, oggi contraria, che ha torto.
Allo stesso tempo, il governo nel ridisegnare il sistema degli incentivi per le fonti rinnovabili, ha presentato una proposta che, se attuata nella forma attuale, avrà come conseguenza pratica quella di fermare l’eolico (i cui progetti, nell’incertezza creata, si sono intanto bloccati quasi del tutto) e di mettere in seria crisi il fotovoltaico con una norma demenziale per quanto riguarda l’utilizzo nei terreni agricoli.

E dunque le due fonti rinnovabili nuove che sono in crescita e danno qualche speranza di poter centrare per la parte elettrica gli obiettivi europei del 2020. Il problema strategico del nostro Paese è quello di come integrare l’uso del gas naturale – vera fonte di transizione, flessibile e integrabile a differenza del nucleare – con le rinnovabili e con lo sviluppo dell’efficienza negli usi finali. Secondo lo studio di Confindustria, le misure di efficienza negli usi finali dell’energia potrebbero generare 160 mila posti di lavoro per 10 anni e tagliare di 200 Milioni di tonnellate di CO2/anno al 2020.
 
Bene, invece di discutere di questo, perdiamo tempo e soldi sulle bufale nucleari del governo e dell’Enel che, sostenute da Confindustria, ripetono una litania ormai senza senso. Negli anni ’70 – quando il settore nucleare esisteva – Donat Cattin lanciò il mega piano da 20 mila MW che si rivelò infattibile. Oggi ci si propone un obiettivo simile, cosa che è – oltre che sbagliata sul piano dei costi, della sicurezza e delle scorie – assolutamente impossibile. Ci può credere solo una persona che fa uso di sostanze psicotrope; oppure chi mira a far firmare contratti sapendo che non verranno rispettati e le cui penali saranno pagate dalle nostre bollette elettriche.

http://www.terranews.it/news/2011/01/la-fine-della-propaganda-da-pazzi-sul-nucleare

4 commenti:

  1. Namastè Rosa.
    Ma tutte le manifestazioni alle quali ho partecipato - ricordi per caso gli adesivi con la scritta "energia nucleare - no grazie" - il referenduno vinto, che fine hanno fatto?
    Ingenuamente ti dico che secondo me eolico e fotovoltaico danno molto fastidio a certi soggetti.

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  2. Ciao Aldo, benvenuto ;-)
    Si sì, eccome no, ricordo benissimo sia gli adesivi che il referendum.
    Sono convinta, come te che l'eolico e soprattutto il fotovoltaico diano moltissimo fastidio..."a qualcuno" ed è anche facile individuarne il motivo. Il fotovoltaico può essere gestito in rete e dare una vera indipendenza dalla distribuzione centrallizzata e controllata...ed è questo che i "Padroni del Vapore" vorrebbero evitare, ben consci che il potere sul rubinetto dell'energia sia una garanzia di potere assoluta per il futuro.

    Un abbraccione
    Namastè

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  3. Già Valerio, tutto dimenticato...

    Buona giornata
    Namastè

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