giovedì 12 agosto 2010

Le Armi Climatiche: non solo una teoria del complotto?


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traduzione di A. Lattanzio


Il tempo anormalmente caldo nelle regioni centrali della Russia, ha già causato gravi danni economici. Ha distrutto i raccolti in circa il 20% dei terreni agricoli del Paese, con il risultato che i prezzi alimentari chiaramente saliranno il prossimo autunno. In aggiunta a ciò, incendi sono esplosi nelle torbiere attorno a Mosca. In questi giorni, la maggior parte delle previsioni riguardanti il clima sono allarmanti: siccità, uragani e inondazioni saranno sempre più frequenti e gravi. Il direttore del programma energetico e climatico del Wildlife Fund, A. Kokorin, dice che l’attuale tendenza non è un fenomeno casuale e non si prevede che debba scemare (1).

In questo particolare contesto, la credibilità delle proiezioni provenienti dal Wildlife Fund, un influente organismo internazionale che esegue operazioni in tutto il mondo riguardanti i programmi di protezione dell’ambiente, è fuori discussione (2). Il motivo è che il riscaldamento globale che è oggetto di accesi dibattiti accademici (o, occasionalmente, assolutamente non accademici) non è necessariamente un processo incontrollato. Almeno, l’incidenza delle correnti temperature insolitamente elevate, esclusivamente in Russia e in alcuni territori adiacenti, invita a spiegazioni alternative.

Andando indietro fino agli anni ‘70, quando Z. Brzezinski invocava nel suo ‘Tra Due Ere’ il tema del controllo del tempo, che considerava una forma di regolazione sociale più ampia. Senza dubbio, i pesi massimi del pensiero geopolitico degli Stati Uniti hanno dovuto interessarsi non solo dell’aspetto sociale immediato, ma anche delle potenziali implicazioni geopolitiche nell’influenzare il clima. Non fu l’unico autore a sondare la questione ma, a causa di evidenti riguardi, le informazioni sui progressi in materia di armi clima è improbabile che fuoriescano dai limiti della segretezza, nel prossimo futuro.

M. Chossudovsky, professore di economia presso l’Università di Ottawa, ha scritto nel 2000 che, in parte, il cambiamento climatico in corso potrebbe essere innescato tramite l’uso di armi non letali di nuova generazione. Gli Stati Uniti certamente esplorano le possibilità di controllare il clima in diverse regioni del mondo. La tecnologia corrispondente è stata sviluppata nel quadro del High-Frequency Active Aural Research Program’ (HAARP) (3), con l’obiettivo di costruire uno strumento di potenziale per provocare siccità, uragani, inondazioni e terremoti.

Dal punto di vista militare, HAARP si suppone costituisca un nuovo tipo di arma di distruzione di massa, e uno strumento della politica di espansione che può essere utilizzato per destabilizzare selettivamente sistemi agricoli e ambientali dei paesi obiettivo (4). Tecnicamente, il sistema è conosciuto per essere un insieme di sorgenti di radiazioni elettromagnetiche che interessano la ionosfera. Esso dispone di 360 fonti e 180 antenne aventi un’altezza di 22 metri (5). Complessivamente, la stazione emette 3.600 kW verso la ionosfera, il sistema di questo più potente del mondo (6). Il programma aperto nel 1990, è finanziato congiuntamente dall’US Office of Naval Researchi e dall’US Air Force Research Laboratory, ed è attuato da diversi laboratori universitari.

Ipotesi di vasta portata sorgono naturalmente dalla situazione. Il leader venezuelano H. Chavez è stato ridicolizzato per l’attribuzione del terremoto ad Haiti all’impatto di HAARP ma, per esempio, un simile sospetto è stato insinuato a seguito del terremoto nel 2008 nel Sichuan, provincia della Cina. Inoltre, vi sono prove che il programma statunitense di influenza del clima non si estenda solo a un certo numero di paesi e regioni, ma è anche parzialmente basato nello spazio. Per esempio, il veicolo senza pilota X-37B, che ha orbitato il 22 aprile 2010, avrebbe trasportato nuovi tipi di armi laser.

Secondo il New York Times, il Pentagono rifiuta ogni legame tra l’X-37B e una qualunque arma meteorologica, ma riconosce che il suo scopo è quello di sostenere le operazioni di terra e di gestire un certo numero di compiti ausiliari (7). Il veicolo è stato costruito 11 anni fa, come parte di un programma della NASA che è stato rilevato dall’US Air Force, 6 anni fa, e completamente classificato (8).

Le richieste di svelare i dettagli del programma sperimentale, messo in pratica in Alaska, sono state espresse sia negli Stati Uniti che in diversi altri paesi. La Russia non si è unita al coro, ma l’impressione è che gli sforzi volti a modificare il clima deliberatamente, non siano un mito, e che in un futuro più vicino, la Russia – insieme con il resto del mondo – dovrà affrontare minacce di nuova generazione. Al momento, le armi climatiche potrebbero raggiungere le loro capacità e utilizzarle per provocare siccità, per cancellare colture e indurre diversi fenomeni anomali in alcuni paesi.

Fonte: NASA Fonte: HAARP

Note: (1) Odnako 2010, 28, p. 33. (2) Per dettagli riguardanti la Wildlife Foundation, si veda: http://www.globoscope.ru/content/articles/2892/ (3) Sito del programma: http://www.haarp.alaska.edu/. La stazione HAARP si trova in Alaska, 250 chilometri a nord-est di Anchorage. (4) Chossudovsky M., Washington’s New World Order Weapons Can Trigger Climate Change: http://www.mindfully.org/Air/Climate-Change-Weapons.htm (5) http://www.haarp.alaska.edu/haarp/gen.html (6) http://www.kp.ru/daily/24494/648410/ (7) Surveillance Suspected as Spacecraft’s Main Role, William J. Broad, http://www.nytimes.com/2010/05/23/science/space/23secret.html?_r=1&hp (8) Il Times ha affermato che il veicolo senza equipaggio segreto potrebbe sperimentare armi laser: http://www.newsru.com/world/24may2010/kosmorazved.html

tratto da: http://selvasorg.blogspot.com/

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