domenica 8 agosto 2010

Noi, frammenti del Tutto e cellule di Dio


C’è un tempo nel quale si percepisce una particolare sintonia in tutto ciò che esiste. Un’energia diversa sembra pulsare nel cuore e, improvvisamente, si comincia ad udire un suono, una melodia luminosa, un “richiamo”, emanare intorno a noi ovunque lo sguardo si posi o il pensiero si soffermi. Una sottile ed intensa armonia si propaga nell’aria come un profumo, una luce radiosa che pare vibrare nel cuore di ogni essenza vitale.

Questa sensazione elevata si diffonde dentro di noi come una lieve carezza, una limpida goccia di cristallo che riflette i colori e le emozioni del “Tutto” che ci circonda: noi e il TUTTO, noi nel TUTTO.

Questa consapevolezza del Tutto di cui siamo parte smuove le acque interiori del nostro essere risvegliando la scintilla che abbiamo nel cuore.

Inaspettatamente ci sentiamo percorrere da un’identica “vibrazione”. Il respiro del nostro corpo si fonde a quello della foglia, del fiore, dell’albero, dell’insetto. Siamo granelli nella sabbia, gocce nel mare, molecole nell’aria… Siamo frammenti del Tutto. E il Tutto scintilla davanti ai nostri occhi come un’immensa sfera di cristallo, un UNO che “vibra” nella sua armonia, nel suo perfetto equilibrio. In fondo alle nostre radici cogliamo questa immensità e la sentiamo vivere dentro di noi. In fondo tocchiamo il nostro spirito interiore, la nostra essenza, il nostro essere “cellula di Dio”.

La vita scorre come una corrente cosmica infinita che penetra ogni cosa, che fluisce nelle “essenze” attraversando i cristalli, sfiorandone il nucleo con la scintilla divina dell’Amore. Diversamente non potremmo “vedere”, “ascoltare”, “sentire” ciò che vibra nel nucleo di una stella. Non potremmo osservare il sole e smarrirci nei suoi raggi dorati. In realtà noi siamo un “riflesso” di ciò che osserviamo: un raggio di sole, una foglia, un battito d’ali.

L’ego ci fa sentire superiori tuttavia limita il nostro essere “Infinito”. L’attaccamento al corpo, alla razionalità, alla scienza, crea una separazione, disattiva il raggio che attraversa i cristalli, la “luce” che riaccende il “Faro” interiore. Sentirsi parte del Tutto è un passaggio fondamentale per aprirsi all’evoluzione interiore, per conoscere veramente se stessi e ritrovare la propria anima immortale.

Dio non è un’Entità spirituale lontana strettamente legata alle religioni. Egli è il “TUTTO” di cui diveniamo consapevoli, il TUTTO che si manifesta in ogni cellula vitale che compone l’Universo.

Ogni piccola essenza, ogni invisibile frammento ne riflette l’immensa semplicità.

Di Gabriele Frigerio.
Fonte: http://www.diventiamopensieri.it

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